lunedì 4 agosto 2025

Interiorità e dignità della persona

 Pavel Evdokimov ha scritto nella sua monografia L'Ortodossia : " Oggi la cristianità non è più l'agente attivo della storia, ma lo spettatore inerme  di processi che sfuggono alla sua presa e rischiano di ridurre la Chiesa alle dimensioni e al significato di una setta ripiegata su se stessa, ai margini dei destini del mondo".


Il giubileo dei giovani (luglio-agosto 2025) ha rappresentato un momento di speranza per il presente ed il futuro del cristianesimo sulla Terra.           Insieme a questo, anche un altro evento, ossia l'ecumenismo,  può rappresentare la svolta alla rassegnazione e all'atmosfera depressiva che si respira da due decenni.


Da dove si ricomincia? Certamente dal Vangelo e da coloro che ne hanno dato testimonianza negli ultimi cento anni. Il vescovo Helder Camara ha lasciato scritto nel suo diario del Concilio Vaticano II° che aveva scoperto nel pastore frère Roger di Taizé un uomo e un cristiano di interiorità e vitalità spirituale. La comunità di Taizè ha accolto nel corso degli anni migliaia e  migliaia di giovani  che hanno potuto fare esperienza di preghiera e di fraternità. La composizione ecumenica della fraternità di Taizé è stata sicuramente una testimonianza di unità tra cristiani e di accoglienza verso i non credenti. Questa testimonianza non è mancata nei movimenti ecclesiali nati all'interno della Chiesa cattolica e nel movimento ecumenico pentecostale.


La figura della controversia e del conflitto tra cattolici, tra cristiani, tra credenti e non credenti appartiene al passato : ha difeso in qualche momento la verità, ma ha mancato alla carità. Ora quella figura viene sostituita da un'altra più evangelica, la figura della reciprocità.


E' venuto il tempo opportuno per coltivare interiorità  e  dignità della persona al di là dell'appartenenza religiosa, politica e confessionale.  Quello che si crede e quello che si pensa viene prima di quello che si fa. Non per niente il Signore Gesù dice : "Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?". L'anima vale più del denaro (per questo ancora Gesù dice che occorre scegliere tra Dio e il Denaro), vale più del successo (la croce, ossia il donare la vita rimane il segno più grande del cambiamento), vale più del potere (il servizio d'amore è molto più di un volontariato ridotto a spettacolo di facciata). Soltanto una vita interiore consente il rispetto pieno della persona, sia quella propria che quella altri.

                                       Don  Carmelo Guarini

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