venerdì 9 settembre 2011

la responsabilità della testimonianza

qualche vescovo e qualche prete, non dico di più, in Italia, preferisce la raccomandazione allo studio duro e al lavoro serio. si manca, in questo modo, di dare una valida testimonianza al vangelo di Gesù Cristo. chi è animato da una ricerca sincera della verità e da un desiderio dell'amore disinteressato, rimane scandalizzato e deluso, per non riuscire più a vedere la differenza tra la chiesa e il mondo. l'omologazione dei cristiani al mondo, nei comportamenti e nelle parole, toglie al messaggio cristiano ogni forza profetica ed ogni energia d'urto. diceva papa Montini che se i maestri (a parole) non sono testimoni, le loro parole non giovano a nulla. per far sul serio, cioè per non improvvisare, occorre progettare e verificare il lavoro compiuto. vale il detto latino: verba docent, exempla trahunt. il don

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