domenica 25 marzo 2012

la passione di Gesù, la nostra passione

E' vicina la grande settimana. una domanda s'affaccia : saremo ancora gli stessi o diverremo nuovi? Gesù, proprio nell'ora della passione, rivela un Dio totalmente nuovo, un Dio sofferente, paziente, umiliato ma amante più di prima, morente e solo ma che si riabbandona al Padre. le raffigurazioni del suo Calvario passeranno per le nostre strade e le nostre piazze. la nostra indifferenza forse ne uscirà scossa, il pericolo però è quello che ci si fermi al sentimentalismo. proprio il sentimentalismo potrebbe offrirci l'illusione del cambiamento. per "vivere dentro" la passione servono almeno due cose: avere gli stessi sentimenti di Gesù (che nella passione ha dimenticato se stesso per identificarsi con l'uomo peccatore); andare in cerca del peccatore per riportarlo al Padre ( il primo peccatore da riportare al Padre sono io stesso). prendere le distanze dal sentimentalismo. il Sabato santo poi saremo silenzio di tomba: sentiremo solo l'assenza e l'angoscia, sentiremo che anche la sua Parola tace e la sua divinità è assente. Sentiremo vano il nostro patire e attenderemo tutto da Lui. Cosa potrà essere domenica di Pasqua se non ricevere una vita nuova dal Dio-Uomo, il  Risorto? il don

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