Il difficile della lettura è L'APPROFONDIMENTO. Viviamo nella società dell'immagine e liquidiamo la lettura con lo sguardo veloce dell'apparenza. Ma cos'è lettura se non fare esperienza di un coinvolgimento del pensare e dell'amare ai fini di un INCONTRO? Se facciamo più esperienze di non-incontro, è perchè cerchiamo anzitutto l'avere, siamo poco disposti al dare. Non si può materializzare l'anima, non si può negare a-priori lo spirito, non si può vivere da egocentrici riportando ogni cosa a sè stessi. Occorre comprendere che la condivisione non è dare ciò che a me piace, ma ciò di cui l'altro ha bisogno o ciò che davvero desidera al di là dell'apparenza. La filosofia inizia quando si comincia a guardare dentro: l'interno è molto più complesso dell'esterno. Filosofia è ricerca : la "zetesis" socratica indica coraggio intellettuale. C'è una passione della sapienza (la sophia) che non si ferma però alla ricerca. La tappa ulteriore è l'esser pronti ad un percorso contro-corrente: l'amore viene quando accogli di preferenza il dolore; la luce viene quando scendi nella tenebra della notte. Se cerchi Dio, Egli stesso fa in modo di condurti al di là del tuo io tiranno e al di là dell'io tiranno degli altri. A dare non s'improvvisa, come anche a comprendere: servono due atti che non si elidano a vicenda , ma piuttosto reciprocamente si rafforzino. Si sta parlando ora del coinvolgimento e del distacco. Più ti coinvolgi nell'amore, nel pensiero, in una passione, più distacco devi saper e voler esercitare. Quando Jung e Hillman parlano dell'anima psichica, suscitano in me la curiosità di scendere nel profondo; ma quando voglio salire con l'anima-spirito, allora devo interrogare Giovanni della Croce, Thomas Merton, Madre Teresa di Calcutta ...Essi sanno molto di più sull'anima-spirito, per l'esperienza che hanno fatto di salire in alto; e quando scendevano, non si fermavano agli archetipi, scendevano sul serio sino agli inferi. Se vuoi salire devi rischiare la discesa : e se hai fiducia in Dio, la discesa agli inferi non sarà distruzione se non dei tuoi vuoti progetti. Può riempiere il vuoto soltanto chi possiede la pienezza: la gioia non può mancare a chi si svuota dell'io. il don
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