Il genio da universale è divenuto particolare, in questo nostro tempo.
Ogni persona di questo tempo desidera la propria autorealizzazione.
E' quanto sostiene Julia Kristeva nel suoi scritti, in Bisogno di credere e
Stranieri a noi stessi (ambedue pubblicati in Italia dall'editrice Donzelli).
La Kristeva lega questo desiderio di autorealizzazione, che la psicoanalisi
ha evidenziato, al riemergere di una visione filosofica che Duns Scoto aveva
teorizzato nel Medioevo : l'ecceitas, ossia l'attenzione a questo essere particolare, questo uomo qui, questa donna qui.
La creatività si pone in quest'orizzonte dell' ecco qui : è contro la massificazione,
contro "il pensiero unico", contro i comportamenti clonati e fotocopiati.
La creatività fa emergere il volto, il nome, il cuore di ogni persona, il suo progetto
unico e irrepetibile, la sua azione, il suo contributo non riproducibile (perché non è un
robot).
La creatività: se la persona, se ogni persona sa riceversi come dono, saprà anche donarsi; non farà rivendicazionismo perché ha superato il vittimismo di colui che continua a lamentarsi di ciò che gli manca e non mette a produzione ciò che ha a sua piena disposizione, ossia se stesso!
il don
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