E' bellissima una riunione nella quale si sperimenta la gioia : non si litiga, non ci si scontra su idee e modi di comportarsi diversi, ma si fa uno scambio di esperienze per meglio progettare un futuro.
Non ci rinchiude nel proprio piccolo mondo, ma ci si apre alla vita degli altri, non solo ai bisogni che essi manifestano apertamente, ma anche alle problematiche che tengono nascoste e che non vogliono affrontare pur patendone all'interno confusione e solitudine.
Una riunione nella quale nota dominante è la gioia dice una cosa fondamentale: si è superato il giudizio, e si è iniziato a vivere la comunità, ossia a superare insieme le difficoltà, condividendo sconfitte e vittorie.
Sarebbe bello poter vivere tanti di questi incontri e di queste riunioni: la soluzione dei problemi personali sarebbe più semplice, nel momento in cui scoprissimo che vivere per gli altri riempie la vita e apre un futuro nuovo.
"Oh eterna Verità, e vera Carità, e cara Eternità", dice Agostino nelle Confessioni, legando in un mirabile circolo ermeneutico la verità, la carità e l'eternità. Il risultato è la GIOIA!
il don
Ci si lamenta per le divisioni. Anzi, per le divisioni, si rimane bloccati, di più, si rischia di tornare indietro. E non si riflette sul fatto che, per superare le divisioni, occorre fare i conti con la storia ed il passato. Il cambiamento diviene possibile quando si è pronti a rimettere in gioco il dentro e il fuori, il presente in relazione al passato.
RispondiElimina