La civitas è composta da pietre vive.
L'urbs è fatta soltanto di mattoni e tufo.
Il sindaco emerito Pompeo Molfetta ha scritto nel suo libro "Correva l'anno ...":
"L'intuizione più grande che anche a distanza di tempo riconosco al sindaco Damiano Franco fu quella di aver lui, soprattutto lui, voluto che la cultura fosse il perno dell'attività amministrativa del suo governo. (...) un passaggio epocale e strategico perché per Mesagne la cultura significò molto di più di quello che usualmente s'intende. Significò la valorizzazione dei beni monumentali, del patrimonio archeologico, dello straordinario centro storico. Significò promuovere il turismo, lanciare l'impresa nel settore della gastronomia e del terziario ...". Anche il sindaco Mario Sconosciuto ha promosso la cultura: palazzo Cavaliere (sede del Museo di arte sacra) e Muro tenente.
L'urbs, la città fatta di mattoni, tufo e pietra, è stata così valorizzata.
Ora si presenta urgente un'altra valorizzazione: investire nelle relazioni di qualità, perché rinasca la civitas, ossia la città composta dalle persone, dai cittadini. Quest'impresa è più ardua di quella precedente: chiede più che un impiego di forze e di energie naturali! L'uomo spirituale si edifica quando, al posto del clima di odio, di avidità e di maldicenza diffusa, subentra la generosità, la vera collaborazione, la visione ideale.
don Carmelo Guarini
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