"Prova questo prodotto... Prova quest'altro...." : il bombardamento della propaganda crea un'opinione pubblica soggetta ai consumi. La persona non è più soggetto libero, in grado di fare scelte in base al proprio ideale. La persona stessa è ridotta a oggetto. Questo è l'esito della propaganda : l'uomo oggetto, non più soggtto; non più artefice del proprio destino!
Si può cambiare o bisogna rassegnarsi al potere della propaganda e del "capitalismo della sorveglianza"? Bisogna rassegnarsi a coloro che vogliono manipolare l'opinione pubblica?
Il buddismo zen chiama satòri il risveglio spirituale. Il cristianesimo dice il cambiamento (ossia la conversione) con due parole greche (risalenti a duemila anni orsono) : metanoia ed epistophè. La meditazione e l'intelligenza critica possono restituire alla persona la libertà di pensare e di agire, e la creatività per non ripetere ossessivamente il già detto e il già fatto.
All'ossessione della propaganda occorre rispondere rivalutando l'intelligenza umana e la sua capacità di miglirare la propria vita ed il mondo. Allo spirito, reso impotente dalla propaganda della potenza dell'istinto ( ciò che Freud ha iniziato, forse non lo avrebbe concluso con un sesso divenuto non solo anarchico, ma infine consumo incontrollato) e dalla potenza della volontà (forse Adler e Nietzsche non avrebbero confuso tra la necessaria autostima e il miserabile narcisismo).
Galimberti ha detto che il cristianesimo è "la religione dal cielo vuoto". Infatti l'incarnazione porta il cielo sulla terra: ora Dio-Figlio è entrato dentro la storia dell'umanità, ma lasciando la libertà di aderire al suo disegno e di seguire lo Spirito nel rifacimento della natura umana e della persona.
don Carmelo Guarini
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