la felicità non è mai chiusura nel proprio io, nel gruppo o nel clan. la felicità ha bisogno di respirare. facendo respirare l'altro, riceve ossigeno. così ci si libera dall'inquinamento, da quell'avidità che produce crudeltà, da quella vanità dell'io che ammorba l'aria, e suscita invidia e gelosia. la felicità non s'accontenta dell'apparenza:
vuole di più, perciò scava nel profondo per trovare una sorgente d'acqua. i francesi felicità la dicono con un'altra parola: bontà. il dono non mente, perchè è qualcosa di diverso dal regalo. di regali il nostro mondo è pieno: ti faccio un regalo, per ricevere da te un altro regalo. mondo di mercanti! il dono dice all'altro: ti voglio bene. ma non vuole in cambio un regalo; dice soltanto: anche tu devi volere il mio bene. non si può essere felici da soli. ciò che si è, va condiviso, prima ancora di condividere ciò che si ha. il don
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