i beni relazionali sono materiali e spirituali, messi insieme divengono culturali. Se riusciamo a creare fiducia e sinergia, in concreto, tra virtuale e reale, potremmo ricevere dai giovani quello che noi adulti non riusciamo a donare o a trasmettere.
fare pubblicità della parte più autentica di ciascuno: questo è ciò che ancora la pubblicità globale non riesce a fare. la scoperta di ciò che è locale (gastronomia,...) va nella giusta direzione. Si comincia a sviluppare uno spirito critico: difendersi da una propaganda che conduce in vicoli ciechi. Poi, si può fare subito un altro passo avanti: fare del bene un'arma per sconfiggere la noia. dall'individuo, padrone di sè e di tutto il resto, camminiamo verso la comunità, nella quale ognuno dona se stesso e riceve l'altro. una propaganda umile e rispettosa fa molto di più di uno spot arrogante! il don
Nessun commento:
Posta un commento