Ricominciare dalla comunità, dopo una sbornia e un'abbuffata d'individualismo e di
narcisismo. Occorre rimettere insieme la comunità e la personalità!
Diceva Romano Guardini : "la Chiesa è per il singolo individuo il vivente presupposto del suo personale perfezionamento. E' la via alla personalità" (in Il senso della Chiesa,
p. 47).
Barth e Bonhoeffer, pur provenendo il primo dalla chiesa riformata, ed il secondo dalla chiesa luterana, si ritrovavano in una chiesa "confessante", che proprio nel momento in cui ridava a Dio il primato sulla storia e sull'esistenza, riscopriva nella fraternità cristiana una realtà pneumatica (azione dello Spirito), non soltanto psichica; e nella figura della riconciliazione trovava il nuovo modo d'essere nel mondo e tra i nemici.
Neppure la psicologia sarebbe da disprezzare; anzi essa sembra condurci sempre più verso la relazione e l'incontro. Un testo che và in questa direzione è l'intervista di Russel a Karl Rogers : Un rivoluzionario silenzioso , pubblicato dalla editrice La Meridiana di Molfetta (BA). Con i "gruppi d'incontro", Rogers ha voluto sviluppare una pratica della relazione tesa a far incontrare le persone, prima ancora che sui contenuti e sugli obiettivi, sull'empatia, ossia sull'accettazione piena dell'altro (con i suoi limiti e le sue potenzialità).
Il Vangelo ci ha insegnato che "il Maestro è uno solo", e noi tutti discepoli, pronti alla correzione fraterna e all'aiuto reciproco per poterci migliorare nelle scelte e nei comportamenti.
Più comunità è la via per far crescere la personalità. il don
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