Il fondatore del cristianesimo non ha voluto sopprimere la legge: i dieci comandamenti
rimangono validi; l'amore è qualcosa di più: "dare la vita", ma senza toglierla ad un altro. I mafiosi ed i corrotti che leggono la Bibbia dovrebbero saperlo: non uccidere e non rubare rimangono due comandamenti da osservare; se non vengono osservati, non si può mettere a posto la coscienza donando migliaia di euro ad una processione del venerdì santo, chiedendo poi ai portatori delle statue di fare l'inchino davanti alla casa del boss. Coloro che fanno catechesi e devono mostrare il valore della vita cristiana, non devono dimenticare che la campana a martello suona per un defunto, ma per Cristo Risorto sventaglia a gloria.
La deficienza del moralismo è che ha mancato e manca di testimonianza. Non basta neppure la morale a questo cambiamento d'epoca ; se non c'è passione per un grande ideale (ponendo al "fondo", ossia facendo sprofondare avidità di ricchezza e di potere, desiderio di vita comoda e facile), rimangono la mafia e la corruzione e la violenza, anzi queste tre fanno alleanza e riescono a salvare l'apparenza di una vita secondo la legge. Coloro che "hanno dato la vita" rimangono la testimonianza vivente della coscienza buona e giusta: guardando alla loro vita e alla loro morte si può comprendere intuitivamente come si può vincere mafia, corruzione e violenza. Più che il coraggio, ci manca l'ideale; e più che il pane, ci manca la coscienza. il don
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