Cultura è crescita della persona e della comunità;
non è anzitutto fare soldi e promuovere affari.
Semmai è creare lavoro : questo sì!
In che cosa si può vedere la differenza tra un orientamento
e l'altro?
Dice lo storico dell'arte Montanari, ma tanti altri storici
sarebbero d'accordo con lui, che la conoscenza delle opere
d'arte richiede un approfondimento storico e intellettuale,
non può essere confuso o mischiato con una promozione gastronomica o con
un marketing di moda dell'abbigliamento.
Non dobbiamo dimenticare che gli affari (fare soldi) sono parte
integrante e omologante della filosofia tecnologica del nostro tempo.
Va ripetuto con chiarezza che fare cultura è promuovere la crescita
della persona e della comunità.
Perché nei nostri paesi, malati di provincialismo, tante o quasi tutte le
associazioni culturali chiudono (sono più quelle che chiudono di quelle che aprono)
e sopravvivono soltanto le "associazioni delle polpette e delle pettole"?
Per carità, polpette e pettole piacciono quasi a tutti (eccetto ai vegetariani),
ma non si può ridurre la cultura all'arte culinaria!
C'è tanta strada a tappe da fare: elementare, media, universitaria ... !
il don
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