Un nuovo anno, che inizia, suscita l'aspettativa di un nuovo inizio.
Questo inizio è collegato ad un termine tedesco, Besétzung (investimento), che ingloba due significati, uno proveniente dall'economia, l'altro dalla psicoanalisi (nel senso di investimento psichico).
L'investimento è una specie di provocazione nei confronti del conformismo
e della rassegnazione (=lasciare le cose come sono, perché costa troppa fatica
d'intelligenza e di cuore mettere mano per cambiare).
Ma occorre investire bene, senza pressappochismo ed evitando di pasticciare!
Il buon investimento chiede che si verifichi se l'obbiettivo sia stato raggiunto nel risultato: ossia se ci sia stata, nella dimensione personale e in quella comunitaria,
un'apertura, un uscire fuori da se stessi per incontrare l'Altro e gli altri.
Quell'uscire fuori di sé, che i concittadini di Gesù ( i Nazaterani) avevano colto molto bene, anche se nel rovescio: "E' pazzo! E' fuori di sé!", dicevano, come riferito dai Vangeli.
L'investimento più urgente sembra essere la formazione cristiana: c'è una grande ignoranza di fede e di vita cristiana, non solo nei ragazzi e nei giovani, ma soprattutto negli adulti, che da decenni, o forse da un secolo, sembrano rassegnati al "come viene viene", al "fai da te", alla rinuncia a trasmettere (alla tradizione come al tramandare ciò che si è ricevuto). Non si può creare futuro se non ricreando il passato! Riguadagnare la tradizione nella dimensione interiore!
Avere il coraggio di dire apertamente ciò che si pensa, senza rifugiarsi nel bunker del gruppo e dell'anonimato omertoso. Investire in comunità!
Auguri per questo anno nuovo!
il don
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