Ognuno testimonia ciò in cui crede e ciò di cui vive!
Perchè oggi è necessaria una svolta dalla vita attiva alla vita contemplativa?
Il filosofo della Corea del sud, ma che insegna a Berlino in Germania, il suo nome è Byung Chul Han, ha scritto un libro "Vita contemplativa", che vorrebbe essere come una prosecuzione del libro "Vita activa" , scritto da Hanna Arendt nel secolo scorso. Oggi una politica nuova può nascere soltanto da una nuova vita spirituale o contemplativa.
La svolta verso l'esperienza spirituale o contemplativa non è solo auspicata dalla filosofia, ma anche dalla teologia. Tomàs Halik, che insegna all'università di Praga, ha detto con chiarezza : "Gesù ci porta fuori dall'inferno dell'abbandono, della paura e della violenza".
Lavoro, produzione, guadagno sono in grado di farci superare l'altalena tra l'illusione che esalta e la delusione che deprime?
L'inattività viene oggi considerata tempo vuoto, mentre l'attività è esaltata come produttiva.
Cosa si guadagna con la contemplazione e la vita spirituale?
Lo spirito si sviluppa, e la vita interiore libera dai condizionamenti esteriori, dall'attivismo che impedisce di guardare ogni persona umana con attenzione e con interesse per la sua vita. Riflessione, musica e poesia risvegliano i sentimenti, attivano la relazione spirituale. Una vita iperattiva è una vita alienata: vede sfaldarsi le relazioni e accrescere la solitudine individuale.
Scegliere tra l'amore e l'odio, tra l'indifferenza e un agire trasparente (sincero) è una questione culturale centrale per l'economia e per la politica, oltre che per la vita delle singole persone. PIANGERE e RIDERE è molto meglio che DISPREZZARE - DERIDERE - OFFENDERE!
don Carmelo Guarini
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