L'idea di resurrezione è idea della fronda, non del pensiero dominante.
Anche l'esperienza della resurrezione è unica: l'anastasis di Gesù Signore. Nessun altro, nè Budda, nè Maometto, nè Abramo, nè Giacobbe, nè Confucio, ecc. ha annunciato la propria resurrezione.
Perchè idea unica? E perchè fede di una fronda e non di un pensiero dominante?
Si tratta di un'idea (= progetto realizzato) e di un'esperienza ad un livello spirituale molto alto, o meglio molto profondo. Si tratta della realizzazione del destino dell'evoluzione umana, non di un miracolo (che è visto come l'eccezione, come qualcosa che sospende le leggi naturali). La resurrezione è la realizzazione della natura umana : ciò che è in gioco non è soltanto l'anima, l'intelligenza, la memoria, la libertà dell'essere umano. E' in gioco lo spirito, cioè la realizzazione di un desiderio : "la vita non è tolta, ma trasformata".
Aspettiamo di vedere il film di Gibson sulla Resurrezione di Gesù, dopo aver visto quello sulla passione. Vorremmo vedere come il simbolico dell'arte incrocia il reale della storia, come il visibile richiama l'invisibile, e come l'invisibile trasfigura un visibile estenuato. Questo è un primo livello. UN secondo livello, anche più profondo del primo, dovrebbe mostrarci come l'esercizio simultaneo di fede. amore e speranza possa farci trovare la meta dell'evoluzione spirituale dell'essere umano.
Amo credere che il come apra la strada al perchè e alla risposta al perchè!
Ciò che è oggi guida al pensiero e all'azione è l'evento, non più il concetto. Proprio in questo tempo che ha visto la fine delle ideologie e la comparsa del comportamentismo, l'evento bussa alla porta, perchè il concetto non bussa più. Perchè parlare di fine delle ideologie? Recupero da Chesterton l'idea di ortodossia e di eresia : ortodossia è il pensiero profondo, eresia è il pensiero ristretto (vede solo una parte, non il tutto). Oggi non si parla più di ortodossia e di eresia, perchè non si pensa più; siamo vittime di una "governamentalità", di una comunicazione che esercita sui comportamenti un dominio, un controllo che neppure un pensiero meditante sarebbe in grado di liberare. Oggi si può parlare, dopo averne fatta esperienza, di ortoprassi e di eresiprassi: è l'evento imprevedibile che rivela ciò che è vero e ciò che è falso! Per giungere al "pensiero riconoscente" bisognerebbe vivere l'esperienza del comandamento nuovo di Gesù : amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi. Allora si capirebbe perchè l'amore unifica e perchè l'odio divide. Ciò lo constatiamo, ma non lo riconosciamo, perchè siamo per pregiudizio o preconcetto contro lo spirito!
Il Risorto è l'evento dello Spirito di Dio. Tanto più le parole del Vangelo prendono carne nella vita di una persona che crede, tanto più cresce in lei lo spirito del Risorto!
Don Carmelo Guarini
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