Che una cultura dello scarto debba prendere il posto di una cultura dei privilegi era auspicato fortemente dal "fondatore del cristianesimo" : chi legge il Nuovo Testamento (non solo i Vangeli, ma anche gli Atti degli apostoli e le Lettere) senza pregiudizi o preconcetti, può costatarlo.
Che nella storia della chiesa, divenuta presto storia delle chiese, ci sia stata un'alternanza tra scelta del potere e scelta del servizio, tra vita di ricchezza e vita di povertà, tra la sequela di Gesù Signore (Dio fatto uomo, non uomo fatto Dio) e la sequela del mondo è storicamente innegabile.
Ma Gesù Signore aveva posto con chiarezza l'alternativa : "Non potete servire Dio e il Denaro".
Dunque occorre scegliere tra Dio e il Denaro. Si tratta di scegliere tra due assoluti, dal momento che scegliendo il Denaro, lo si adora come un Dio, e non si guarda più alla libertà e alla dignità delle persone, dei popoli, del bene dell'umanità.
Approfondire la cultura dello scarto vuol dire trovare i modi per opporsi alla cultura dei privilegi.
Due piccoli libri testimoniano la forza di una cultura dello scarto che si afferma su una cultura del privilegio. Si tratta del primato della qualità sulla quantità.
Il primo libro : Il potere dei senza potere, di Vaclav Havel (ed Castelvecchi, 2013) : testimonia come artisti e scrittori hanno opposto una "vita nella verità" ad una "vita nella menzogna", quest'ultima seguita dal regime comunista cecoslovacco, che era asservito all'Unione sovietica. L'arte e la cultura dello scarto ha vinto sulla cultura del dominio!
Il secondo libretto : Un occidente prigioniero, di Milan Kundera (ed. Adelphi 2022) testimonia come le piccole nazioni dell'Europa centrale hanno affermato una cultura dello scarto e hanno combattuto contro un regime che si sosteneva sulla cultura dei privilegi; e infine hanno vinto.
Aggiungerei un terzo libretto, pubblicato da Qiqajon - Comunità di Bose, sotto il titolo La logica di Gesù, di Paul Ricoeur. L'autore parla con molta sincerità e lucidità del " del cristiano e della civiltà occidentale": auspica una nuova predicazione ed un impegno nell'azione che non sia sociologicamente omologato al volontariato che fa leva sul denaro pubblico ma non dona anche quando ne avrebbe la possibilità. Creare un nuovo umanesimo, più laico e più credente insieme; rivisitare i valori alla luce della modernità.
Gesù Signore ha rivelato un Dio che non è onnipotente nel potere-dominio, ma è onnipotente nell'amore. La figura del servo sofferente che dona la vita, come dice Ricoeur, è la rivelazione del Dio onnipotente nell'amore. Se si vive questa sequela, non solo finiscono le guerre; inizia una condivisione di beni spirituali e materiali che elimina la miseria e dona la possibilità anche ai ricchi di scegliere la povertà. Perchè la miseria è una sventura, ma la povertà è una scelta libera.
Don Carmelo Guarini
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