Il libro "Anima" di James Hillman è una continuazione della ricerca jungiana sugli archetipi, motore della vita dell'anima. Il mito religioso è ripreso come fonte delle fantasie e delle immagini che possono ridare la salute all'anima, quando l'avrebbe perduta non tanto per le circostanze esterne,quanto per non aver ben compreso o per smarrito l'archetipo dominante e quello secondario ( la prima e seconda personalità). Hilllman opera una certa re-visione della psicologia, prendendo le distanze da quelle correnti positiviste e scientiste che avevano fatto dell'anima un esperimento di laboratorio o di chirurgia. Questa visione è più aperta alla spiritualità, anche se non lo dice, anzi giudica inutile una spiritualità che non sia essa stessa psiche o anima. Quì Hillman si dichiara gnostico, come già Jung, perchè nega la possibile distinzione tra anima e spirito. Eppure, proprio questa distinzione non solo può riaprire il dialogo tra psicologia e spiritualità, ma potrebbe mostrare con più chiarezza quelle che sono malattie proprie della psiche e quelle che sono malattie dello spirito, indicando con più precisione ed efficacia la terapia per il campo specifico. Per esempio: si potrebbe curare una nevrosi o una depressione a livello psicologico, rafforzando la stima di sè (e sarrebbe la cura psicologica), ma se poi si alimentasse il narcisismo si farebbe un danno spirituale, che prima o poi finirebbe col far regredire i risultati raggiunti a livello psichico. Una spiritualità cristiana che ignorasse oggi la psicologia, rimarrebbe indietro di due secoli almeno; una psicologia che rifiutasse il dialogo con la spiritualità cristiana, sarebbe condannata o alla pratica scientista (psicanalisi e comportamentismo) oppure a ritornare alla religione politeista. Hillman non ha conosciuto sia l'esperienza spirituale trinitaria sia la dottrina trinitaria cattolica, come è venuta in rilievo nell'ultimo secolo, altrimenti non avrebbe potuto parlare di monoteismo che collassa la vita dell'anima in quanto le sottrae le immagini o figure relazionali che rappresentano la salute per l'anima. Il discorso sull'anima continua. il don
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