La via stretta, di cui ha parlato Gesù e di cui il Vangelo ci ha tramandato non solo l'espressione ma anche il significato (lo Spirito Santo è l'ermeneuta della Parola divina), potrebbe essere anche un'autostrada; allora la larghezza della strada o la sua strettezza non sarebbe riferita allo spazio esteriore e neppure al tempo, ma ad un'altra dimensione che chiamerei dell'annientamento (la via stretta) contrapposto al dominio (la via larga). Il dare la vita, per Gesù, diviene possibile solo nella forma del farsi servo, nell'espressione del nada (direbbe Giovanni della Croce). Se io mi faccio "niente" (nada), allora Dio può donarmi il "tutto" (todo). La via stretta, allora, non è uno spazio geografico, neppure uno spazio storico o psicologico (quì la gnosi non ha nessun potere trasformativo); è uno spazio dello spirito e della vita spirituale più ancora che uno spazio dell'anima (nel senso di psiche). La via stretta è il disegno divino, è il suo progetto su ogni persona umana che viene così orientata a SUPERARE IL RIPIEGAMENTO NARCISISTA DELLA REALIZZAZIONE SOGGETTIVA AD OGNI COSTO, per entrare attraverso quel progetto divino nel servizio della comunità umana. "Io sono la Via" : nessuno meglio di Gesù ha potuto dirlo, per il fatto che Egli non è solo un profeta o un mistico, sarebbe ancora soltanto qualcosa di umano; invece, siccome è Dio, la sia Via è un percorso infallibile. Gesù indica se stesso come la Via, seguendo la quale non ci si potrebbe mai smarrire: se io la seguo, finirò sempre per ritrovare me stesso in Dio e in tutta l'umanità che è una sua creatura, perchè sua creazione. La via stretta è ancora la via della croce e dell'abbandono : la via dolorosa che conduce al Calvario, e prima ancora la via della Galilea, della Samaria e della Giudea, una via piena di incomprensioni, di insulti e di torture, di amore non ricambiato, di doni che non vedono riconoscenza e gratitudine. La via stretta è la via dell'amore che sceglie la passione per affermarsi. Dice il testo dell'Imitazione : "Tutta la vita di Cristo fu croce e martirio". Potremmo dire, per completare : "la vita di Cristo fu tutta un dono di grazia, di gioia, di guarigioni, di amore, di perdono dei peccati". Io vado ancora alla ricerca di Lui, per essere guarito e per lasciarmi condurre soltanto dalla sua mano infallibile. il don
Nessun commento:
Posta un commento