"Inesistenza" è un breve testo di Chiara Lubich, del 18 giugno 1998. In sintesi dice: "inesistenza voluta della nostra volontà, per essere volontà di Dio e vita dell'altro in noi". Non essere per dare modo all'altro di essere: questo è il modo d'essere dell'io, nella relazione al tu.
"Santità di popolo" è un altro testo, sempre di Chiara, del 27 agosto 1998. E dice in sintesi: "Il Signore non ci domanda una santità individuale, ma comunitaria, dove ognuno deve aiutare il suo prossimo a farsi santo".
Una mia sintesi dei due testi, in questa preghiera - parola a Dio: "Quando mi presenterò alla tua porta, ti dirò soltanto: ho creduto alla tua misericordia. Ed
è per questo che non ho fatto con nessuno la parte del diavolo, pur riuscendo
ad aiutare soltanto qualcuno. Ho continuato a credere alla tua misericordia,
che cancella e dimentica non solo i miei peccati, ma anche quelli di altri che
ho aiutato ad uscire dal tunnel verso la luce.
E' la tua misericordia che mi ha dato la forza di ricominciare sempre, a non esistere
per esistere, e ad aiutare qualche prossimo a incamminarsi su quella meravigliosa strada che è il "dare la vita". il don
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