"Non lasciamoci rubare la gioia dell'evangelizzazione! (...) La gioia del Vangelo è quella che niente e nessuno ci potrà mai togliere".
Queste parole le troviamo nei numeri 83 e 84 dell'esortazione apostolica Evangelii gaudium di papa Francesco. Ci dicono, immediate (in latino), che la gioia è distintivo del cristiano e che la caratteristica della gioia cristiana è "vivere e testimoniare il Vangelo".
Al n. 7 della stessa esortazione apostolica, si mette in guardia di fronte alle possibili frodi riguardo alla gioia : "la società tecnologica ha potuto moltiplicare le occasioni di piacere, ma essa difficilmente riesce a procurare la gioia". Sarebbe a dire : con il Vangelo non si scherza; l'imbroglio non regge (chi paga la tangente, viene coperto; chi non la paga, viene "deriso, ignorato e combattuto". Il Vangelo non ha bisogno di difensori, perché si difende da sé. Solo colui che lo vive e lo testimonia, diffonde intorno a sé la gioia. Le contraffazioni vengono subito smascherate.
La Chiesa dov'essere anzitutto testimone e annunziatrice di gioia.
Ancora nei numeri 83 e 84 dell'esortazione, papa Francesco cita queste parole di G. Bernanos, nel Diario di un curato di campagna : "La Chiesa dispone della gioia, di tutta la parte di gioia riservata a questo triste mondo. Quel che avete fatto contro di essa, l'avete fatto contro la gioia". Colui che deride, ignora o combatte la Chiesa, distrugge in sé stesso la gioia e se la fa rubare da Satana. il don
Nessun commento:
Posta un commento