Scriveva il poeta Carlo Emilio Gadda: " quelle meravigliose donne lombarde che il
proprio vigor di cervello manifestano in pragma". E Giuseppe De Luca applicava
quella massima a Madre Francesca Saverio Cabrini, la quale "ardentemente e velocemente" seppe creare strutture educative e sanitarie per gli emigrati
nell'America della seconda metà dell'Ottocento.
Ma le donne pugliesi non sono da meno, se per secoli hanno promosso con intelligenza
l'unità della famiglia, che è molto più di un'azienda. La loro azione nella vita politica (da non prendere alla leggera, perché nasconde i pericoli di una giungla) potrebbe ora
portare un buon vento di trasparenza, di passione per l'onestà e la comunità; ma dovrebbero approntare una scuola di politica, portandovi dentro il meglio delle esperienze già collaudate nella società civile. Di buon senso pratico c'è bisogno, e chi meglio delle nostre donne potrà darcene testimonianza?
Ha scritto ancora De Luca: "Quella donna (Madre Cabrini) si mise rapidamente all'opera. Non stette a baloccarsi in propositi, programmi, esitazioni, discorsi; al solito, andò al pratico, venne al concreto. Bisognava dare all'emigrato il sentimento di non essere né disconosciuto né abbandonato" (La Madre di chi cerca lavoro, in L'Osservatore Romano, 15 dicembre 1950, p. 3). il don
Domanda ad Alan Friedman, sincera e non cattiva: perché lei ama l'Italia più dell'America? Io la penso esattamente come lei, con ciò che lei ha scritto nel suo ultimo libro.
RispondiEliminaSeconda domanda: lei ritiene, come io ritengo, che le donne italiane sia più intelligenti e più capaci degli uomini italiani di fare sistema, ossia "gioco d'insieme"?
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