Quale partecipazione desideriamo? Siamo capaci di valorizzare ogni persona?
Quali risultati intendiamo ottenere con la partecipazione? Soltanto un nostro tornaconto?
Il seguente brano di un Sermone di san Bonaventura dice i termini di una partecipazione tesa a superare la tribolazione e a donare consolazione.
" La visita dello Spirito Santo è vera, perfetta, proporzionata.
E' vera, perché Egli usa la consolazione laddove è da applicare, cioè all'anima, non alla carne, come fa invece il mondo, che consola la carne e affligge l'anima, simile in ciò ad un cattivo ristoratore, che cura il cavallo e trascura il cavaliere.
E' perfetta, perché consola in ogni tribolazione, non come fa il mondo, che nel dare una consolazione procura due tribolazioni, come uno che rammenda un vecchio cappotto chiudendo un buco e aprendone due".
Siamo tutti dei rammendati e dei rammendatori, ma il rammendo è un'arte delicata:
ci vuole molta attenzione e molto amore per non produrre uno strappo peggiore!
Fuor di metafora: se vuoi una partecipazione convinta e appassionata, devi proteggere la vulnerabilità dell'altro come la tua. Non puoi chiedere all'altro "umiltà e mitezza" nel mentre esibisci superbia e arroganza!
il don
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