Peccato che nel Seminario del 19 ottobre trascorso, avente per tema "Comunità e
politica", non si è potuto approfondire la delicata questione della disoccupazione
giovanile. Esodo di giovani dall'Italia, e in particolare dal Meridione.
Bisogna riprendere questo discorso, approfondirlo, farne derivare qualcosa di concreto, un'azione o meglio un'interazione.
Occorre dire basta all'esodo di giovani dal Meridione! Occorre, perciò, passare da una cultura che vive di rendita ad una cultura che investe nelle persone, nell'innovazione. la questione non è facile!
Mi permetto di richiamare un po' di bibliografia che ho inserita nel mio libro "Il gioco - la crisi - la svolta". Nelle pagine 46-52 ho richiamato l'attenzione su quelle forze che condizionano lo sviluppo culturale, umano e politico in Italia: la mafia, la corruzione, il sistema clientelare, la formazione inadeguata.
Il libro di Franco Roberti, in quel periodo procuratore nazionale anti-mafia, "Il contrario della paura". Il libro della sociologa di Palermo, Alessandra Dino, "La mafia devota. Chiesa, Religione, Cosa Nostra". Il libro "Il sistema della corruzione" di Piercamillo Davigo.
Si può fare qualcosa per smuovere la sedentaria classe media, capace soltanto di rimpiangere il benessere in parte perduto?
Nella terza parte, ho indicato testimonianze di svolta. Alessandro D'Avenia ha raccontato nel romanzo "Ciò che inferno non è" l'esperienza di padre Pino Puglisi al rione Brancaccio di Palermo. Un'esperienza che continua, grazie al fatto che tante coscienze si sono risvegliate.
il don
Nessun commento:
Posta un commento