Ai giorni nostri si scrive troppo e si legge poco. Soprattutto non si leggono i classici, talmente si è incantati dal contemporaneo immaginario e dall'immaginario contemporaneo.
L'uomo contemporaneo è un adolescente: come Narciso ammira se stesso, è tutto preso dal proprio Io, e non s'accorge di Eco, che pure sta poco distante da lui.
Senza la tradizione, rimani privo della relazione e delle relazioni, che costituiscono il tessuto umano in grado di umanizzare economia, tecnologia, ambiente ...........
Reinventare, non ripetere. Creare, non imitare meccanicamente!
Rivivere il passato per trovare il futuro! La letteratura, la filosofia, la scienza, le religioni, tutto è in divenire; ogni dimensione della vita cresce, se la persona umana e la comunità crescono insieme.
C'è troppo divertimento, troppo tempo sprecato in intrattenimento. Mancano la visione e la verifica!
Lotta all'improvvisazione, all'approssimazione, al pasticcio!
Più si legge, più s'impara a parlare, a dialogare. La vita dell'anima è vita interiore: la parola guida è APPROFONDIRE!
il don
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