La parola di Gesù Cristo: "Il regno dei cieli è dei violenti" non è un incitamento alla violenza. Indica
semplicemente un'esperienza da compiere: colui che desidera vivere un'esperienza alternativa in questo
mondo, dev'essere deciso nel perseguirla, proprio come fa il violento che non s'arrende di fronte a nulla.
Costatiamo un aumento di violenza verbale, fisica, cybernetica. Non è più curata l'educazione civica e
neppure l'educazione umana. Per affermare il proprio punto di vista e la propria azione, si ricorre ad ogni
strumento, senza riflettere se si sta rispettando l'altra persona oppure la si sta maltrattando. Ci si adegua a
ciò che fanno tutti, perchè si è perso l'esercizio quotidiano della riflessione e della meditazione.
Scriveva il Mahatma Gandhi: "Qualsiasi grado di successo io abbia raggiunto nella comprensione della
verità e della non-violenza, si tratta del risultato della preghiera."
La perdita della gratitudine come stile di vita deriva dalla perdita della preghiera. Quando si
pretende tutto e non si è contenti di ciò che si è e di ciò che si ha, si finisce per divenire arroganti e
prepotenti. Si perde il rispetto verso la propria persona e quella altrui.
La preghiera è una ricerca spirituale: aspira alla relazione autentica con se stessi e con l'altra persona.
don Carmelo Guarini
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