Dom Helder Camara, Roma, due del mattino. Lettere dal Concilio Vaticano II, p. 40 :
Roma 17 - 10 - 1962
Terza Circolare :
"..... Chiedete a Dio che a vincere non sia la posizione dell'uno o dell'altro, dei tecnici, degli specialisti, e meno ancora il capriccio o la vanità di chicchessia. Che vinca lo Spirito Santo."
Lo Spirito Santo, questa ipostasi personale di Dio, sconosciuta.
Potrebbe essere proprio Lui , lo Spirito Santo, a fare dono ad una generazione, che ha visto l'evaporazione del Padre e del Figlio, Lui che di doni s'intende più di qualunque altro, a fare un dono spirituale.
Un dono a coloro che stanno bene in quanto a beni materiali, ma che scarseggiano di relazioni autentiche e ricchezza interiore. Un dono ai miseri, che scarseggiano di beni materiali, ma che sono in grado di apprezzare più di altri la condivisione di beni tra poveri e la povertà come virtù scelta da Francesco d'Assisi.
Ancora Lui potrebbe fare dono ai padri di quanta luce, consiglio, scienza e sapienza abbiano bisogno i loro figli, più ancora dei beni materiali di cui sono stati saziati, rimanendo affamati!
Ancora Lui potrebbe fare dono ai figli di domandare ai loro padri non più soltanto denaro, macchine e tecnologia, ma un aiuto per tornare a pensare, ad amare, a pregare.
Ancora Lui, lo Spirito Santo potrebbe fare dono ad una chiesa, che avvertiamo come clericalizzata, di rendere le relazioni tra cristiani (tra preti e laici) meno burocratiche, più semplici, più umane e più sostanziate di Vangelo!
Meno distratti, più attenti a coloro che vogliono lavorare, a coloro che chiedono di condividere desideri e bisogni: lo Spirito può rendere tutti consapevoli del fallimento dell'ateismo messianico e della dittatura odierna dell'ateismo libertino, che ha tolto ai padri e alle madri la gioia di educare e ai figli il desiderio gioioso di formarsi ed essere formati.
don Carmelo Guarini
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