Il diritto romano recitava : "Potestas in populo - auctoritas in senatu". L'autorità ha il potere di fare le leggi, ma tenendo conto del fatto che nel popolo risiede il fondamento della legge.
Il diritto ecclesiastico - canonico recita : " Potestas in Deo - auctoritas in Ecclesia ". La Chiesa legifera, ma il fondamento della legge è in Dio.
L'eliminazione del diritto naturale (non più riconosciuto nella Modernità) e il riconoscimento del diritto positivo (l'unico ad essere riconosciuto perchè creato dall'uomo) ha condotto l'umanità a non avere più un riferimento fondante l'autorità.
Ha scritto Julia Kristeva in Bisogno di credere - un punto di vista laico : "Le società secolari sono incapaci a istituire un'autorità, lasciando così libero spazio alla violenza da un lato, e all'automazione della specie dall'altro."
La fede nell'altro è alla base della relazione. Se l'Io si vede solo, se la ragione non ha altro se non se stessa per pensare, non può dire di esistere per uno scopo. La solitudine, anzi l'isolamento finisce per prevalere: a nessuno importa della tua vita (neppure a tuo padre e a tua madre).
Una riflessione filosofica sulla fede
L'Io non si riconosce da sè (non trova da sè e in sè la propria identità). Un altro lo riconosce quando gli dice : "Tu vali". L'Io trova la propria identità, il proprio riconoscersi, quando viene riconosciuto.
Una riflessione teologica sulla fede
Il cristianesimo ha annunziato che nella relazione è il fondamento della vita e dell'esistenza dell'umanità. Dio è Amore. L'essere umano è fatto per amare. Se non fa questa esperienza di essere amato, l'uomo non può amare.
La violenza s'allarga e si approfondisce quando manca la fiducia nella relazione. Senza una vita d'amore crescono i conflitti, le guerre, l'avidità per la ricchezza ( ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri ), il dominio-potere del più forte ...
La fede riconosce l'Altro come la fonte della relazione, l'amore dell'Altro come la fonte del proprio amore. L'Altro è un'autorità d'amore. Il Dio che il cristianesimo annunzia non è più il Dio dominatore, è il Dio onnipotente nell'amore. La sua autorità diviene una liberazione da ogni altra forma di condizionamento che l'essere umano infligge a se stesso.
don Carmelo Gurini