Il Sinodo dei Vescovi ha fatto un giusto discernimento sulla famiglia oggi. E' chiaro che la misericordia guarisce le ferite inferte da Satana e da coloro che sono divenuti suoi accoliti; guarisce meglio che il giudizio, che rompe sempre l'unità interna della persona e l'unità con l'altro.
Nella Chiesa, però, opera un criterio diverso da quello che vige nel mondo, nel quale il modello democratico s'accontenta di una dialettica tra maggioranza e minoranza. Non così nella Chiesa, la quale vede nel modello dell'unanimità lo Spirito Santo all'opera.
La Chiesa non s'accontenta di una maggioranza che decide; puntare all'unanimità vuol dire lasciarsi guidare dallo Spirito Santo : il Suo giudizio deve prevalere sul giudizio umano, fosse pure di una maggioranza. L'unanimità la si potrebbe scorgere in quel discernimento che assegna alla misericordia il giudizio ultimo.
La famiglia, come Dio l'ha voluta, la si potrà salvare soltanto se si chiederà ad essa un di più d'amore, ossia un uscir fuori, coltivando relazioni con le altre famiglie, ripristinando tra le famiglie l'aiuto reciproco. "Grazie - Scusa - Prego" è un buon criterio quotidiano per ricominciare le relazioni sia all'interno della famiglia, sia al di fuori. il don
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