giovedì 22 ottobre 2015

Esercizi

Esercizi d'amore ed esercizi dello spirito.
Due esperienze tratte da due testi diversi.
 La prima esperienza la si trova nel testo autobiografico "Consigli e ricordi" di Teresa di Lisieux" : "Quando inizi un lavoro, occorre sempre farlo con distacco, lasciare che le tue sorelle ti diano dei consigli, che eventualmente lo ritocchino in tua assenza e che ti facciano perdere con ciò diverse ore di lavoro intenso, perché il loro gusto non è uguale al tuo. E ancora, se il tuo lavoro così ritoccato perdesse il suo valore, è necessario che tu ne gioisca, perché non si deve lavorare tanto con l'idea di realizzare un lavoro perfetto, ma per fare la volontà di Dio".
La seconda esperienza è tratta dal testo autobiografico "Racconto di un pellegrino" di Ignazio di Loyola (il racconto è in terza persona) : "Tornato la prima volta dalle Fiandre, cominciò a dedicarsi, più del solito, a conversazioni spirituali e, quasi contemporaneamente, dava gli Esercizi a tre, cioè a Peralta, al baccelliere Castro che stava alla Sorbona, e a un basco di nome Amador, che si ospitava a Santa Barbara. (n. 77). Il baccelliere Castro, in seguito, tornò in Spagna, e predicò a Burgos per un certo periodo, poi si fece certosino a Valenza" (n. 78).
In ambedue le esperienze si sottolinea l'importanza del distacco dal proprio io:   fare il proprio lavoro per volontà di Dio, ma con tutto l'impegno e la passione. Nella prima esperienza non si dice che il lavoro non dev'essere ben fatto, ma che bisogna lasciare un certo spazio (quasi un'interferenza) ad altri, perché diano il loro contributo; ciò può rendere quel lavoro più perfetto. Nella seconda esperienza si sottolinea che la ricerca della volontà di Dio non è a proprio tornaconto (portare acqua al proprio mulino), ma alla realizzazione del disegno divino (il baccelliere Castro non entra a far parte dei compagni di Ignazio, ma dei Certosini).
L'esercizio d'amore è  esercizio dello spirito: è nella meditazione quotidiana che si riceve da Dio la luce per rendere ogni lavoro un dono d'amore, e superare quella tentazione narcisista che ricerca l'onore del proprio io ed il possesso sull'altro.  il don

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