Si preferisce la parola cambiamento alla parola conversione. La cosa è comprensibile: non si ha più fiducia nella religione e nella chiesa, e più in generale, nell'Altro. E la parola conversione è divenuta logora, utilizzata per mascherare comportamenti ambigui e discorsi ipocriti.
Tuttavia c'è l'urgenza di provare a divenire nuovamente esseri umani liberi.
E la prima liberazione da compiere è quella della persona dall'omologazione dell'uomo massificato, che non ragiona con la propria intelligenza e non ama col proprio cuore.
Il Nuovo Testamento utilizza due termini greci per dire la conversione-cambiamento: il primo è metanoia, ossia cambiare modo di pensare; il secondo è epistrophé, ossia cambiare direzione, fare un'inversione ad U.
Modo di pensare: non si può ridurlo al sociologico, all'economico, al culturale (gastronomico). Dato che non ci si aspetta il cambiamento dalla storia, dalla psicologia e pedagogia, e neppure dalla politica. Per quest'ultima c'è una ragione di ripulsa: non è mai stata così in basso come ragioni ideali! Ma conoscenza storica, psicologica e pedagogica ci servono per non rifare gli errori già fatti in passato!
La conversione nel modo di pensare ( la metanoia) ci chiede di ridimensionare i miti moderni: il denaro, il lavoro, il potere, l'immagine. Tutti questi miti hanno raggiunto il popolo: e ogni persona del popolo è ora contagiata da essi. E la preghiera, la meditazione? Non si dedica più tempo a Dio? Non parlo delle cerimonie pubbliche; parlo della preghiera fatta in segreto, en to kriptò (nell'angolo più segreto della casa, magari anche di notte, dove e quando nessuno ti vede e ti sente, eccetto il Padre tuo che vede e sente nel segreto).
Modo di comportarsi : l'epistrophé riguarda la conversione dei comportamenti. C'è troppa violenza, troppa indifferenza: due estremi di una personalità paranoica e schizofrenica, postmoderna, senza radici e senza relazioni stabili, in preda al moto perpetuo (iperattivismo). Ma fosse un movimento di vita e di crescita! Aderiremmo tutti o quasi, o almeno i più attenti e i più coraggiosi!
Se la metanoia richiede il coraggio di pensare in proprio, l'epistrophè chiede il coraggio di agire fuori dai comportamenti della massa.
Senza essere iconoclasti, torniamo a coltivare l'interiore e liberiamoci dal culto della personalità e dell'immagine! Le relazioni autentiche possono nascere solo dall'incontro tra due Io autentici, che dai reciproci doni (disinteressati) , consentono la nascita dell'inedito e dell'imprevedibile!
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