Questa lettera è indirizzata a tutti coloro che hanno scoperto nell'amore un di più rispetto al denaro, al successo, al divertimento. Per far emergere meglio la bellezza dell'amore, e dell'anima, ricorro a due testi, tra i più interessanti di Erich Fromm. Il primo è "Essere o avere"; il secondo è "L'arte di amare".
Proprio da quest'ultimo libro di Fromm prendo alcune perle di saggezza. L'amore è un'attività legata alla capacità di dare: "Dare è la più alta espressione di potenza della persona". E ancora: "Non quello che ha molto, è ricco, ma colui che dà molto".
Nel libro "L'arte di amare", Fromm denunzia l'asservimento della cultura occidentale (americana ed europea) al potere economico e politico. Da ciò deriva, tra l'altro, il conformismo dei modelli comportamentali di massa.
Un'altra frase con la quale si può fare un esame di coscienza: "La felicità odierna dell'uomo consiste nel divertirsi". Il divertimento ha tolto ogni convinzione profonda e ogni sentimento rafforzato (Blaise Pascal).
Anima con un nome ed un volto: Mon amour! Un dono da mettere in pratica.
Fromm offre un'indicazione: imparare di nuovo la concentrazione. L'esperienza vale di più delle competenze (quest'ultime da non disprezzare!).
"Oggi si fanno molte cose alla volta: si legge, si ascolta la radio, si chiacchiera, si fuma, si mangia, si beve. La concentrazione è imparare a star soli con se stessi concentrandosi su una cosa sola; cioè si fa una cosa alla volta, tutti concentrati su quell'attività".
Anima, mon amour, insegnami e insegnaci l'arte di amare! il don
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