L'amore di sé (i padri della chiesa la chiamavano plilautia) può essere sostituito dall'amore per l'altro. Nel senso che : o c'è l'uno o c'è l'altro. Il vuoto è il segno che uno vive inconsapevolmente dell'amore di sé, e non sente la necessità di sostituirlo con
l'amore per l'altro.
Coltivare una vita spirituale, attraverso scelte esistenziali, è prendere coscienza che essa esige una lotta spirituale, perché le vittorie sul "nemico" si realizzano anzitutto
nel proprio mondo interiore. Lì la tenebra si fa luce; lì lo scoraggiamento trova la speranza; lì si scopre che il narcisismo porta la morte, e il donare fa vivere in pienezza.
"Il vero nemico è in te e non fuori di te", scrive Enzo Bianchi in "Resisti al nemico" (ed San Paolo, p. 17).
Non puoi mai dare la colpa agli altri di ciò che non è andato bene, del fallimento che hai vissuto! Spesso nel fallimento c'è un tuo limite involontario, altre volte una tua responsabilità non sufficientemente soppesata. Qualche volta c'è una grazia di Dio
che vuole mostrare il di più del suo dono rispetto alla disgrazia che ti ha colpito.
Nella preghiera ciò che dona luce e forza non è il proprio entusiasmo e neppure la fiducia nelle proprie capacità e nella propria fatica, ma la fede nello Spirito Santo,
il quale "soavemente ferisce" (San Giovanni della Croce) per poi risanare le ferite
con l'amore di Dio che vince l'amore di sé. (San Agostino)
Enzo Bianchi nota che qualsiasi caduta è causata "dalla fiducia in se stessi". E riporta
il consiglio di Doroteo di Gaza, un padre dei primi secoli, il quale in Insegnamenti faceva notare: "Vedi qualcuno cadere? Sappi che si guidava da solo. Nulla è più grave che guidarsi da sé, nulla è più fatale".
Gesù Cristo non ha forse lasciato il "comandamento nuovo" ai suoi discepoli, perché possano aiutarsi a santificarsi insieme, superando così ogni forma di autosufficienza e di eccessiva fiducia in se stessi? E non ha forse affidato Giovanni a Pietro, Paolo a Barnaba, Pietro a Giacomo, ognuno all'altro e viceversa? La guida spirituale è necessaria: man mano che si cresce nella vita spirituale, se ne scopre sempre più l'utilità e la necessità. il don
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