mercoledì 17 ottobre 2012

Il Cristianesimo devastato dai Vandali

In Oriente la verità cristiana si affermò sull'Arianesimo grazie alla forza della predicazione; in Africa fu estirpata dalla spada dei Vandali; a Roma la vera fede conobbe una continua espansione grazie al martirio di migliaia di cristiani.
Quanto più il destino di una persona si lega al destino della chiesa, tanto più un'energia divina sorregge l'una e l'altra: la promessa del "non prevalebunt" si realizza nella storia della chiesa come nella storia personale di ogni cristiano. 
Così Newman, in "La chiesa dei Padri", narra la fine di Agostino e la fine della chiesa in Africa: "Sebbene i vandali avessero fallito il primo attacco ad Ippona, nel corso dell'ultima malattia di Agostino, lo rinnovarono poco tempo dopo la sua morte in circostanze più favorevoli. Bonifacio (il governatore romano) fu sconfitto sul campo e dovette ritirarsi in Italia; gli abitanti d'Ippona abbandonarono la città. I vandali irruppero e diedero fuoco (alla città), eccezion fatta per la biblioteca di Agostino, che fu provvidenzialmente salvata. La desolazione che a quell'epoca si diffuse in tutta l'Africa fu completata dalla successiva invasione dei saraceni. Le sue cinquecento chiese ora non esistono più.   Ma........non teme la distruzione da parte dei barbari o degli eretici colui la cui fede è destinata a durare per sempre".
A Roma, la capitale dell'impero, la vera fede conobbe una continua  espansione grazie alla testimonianza dei martiri, che non ebbero paura di sacrificare la propria vita per la Parola (il Logos - il Verbum) vivente. Da veri discepoli di Cristo avevano visto il futuro della storia di Roma: mentre l'impero declinava e moriva, una storia nuova si affermava e ne continuava la gloria antica. I cristiani di Roma non disprezzarono il paganesimo delle virtù, la pietà, il coraggio, il diritto, la laboriosità; capirono però che il cristianesimo ne prendeva il posto perchè portava un'energia divina molto più grande. Anche in Africa il cristianesimo tornerà glorioso, quando si spegnerà il risentimento per il colonialismo europeo, e gli africani non si appoggeranno più all'assistenzialismo europeo, ma faranno conto soltanto sulla Parola del Vangelo, come fecero Cipriano, Agostino, Felicita e Perpetua.   il don

Nessun commento:

Posta un commento