"Alla Parola soltanto rimango attaccato, come servitore della Parola, ... la onoro, la prediligo e me ne rallegro più di tutte quelle cose insieme di cui la folla è solita rallegrarsi. La rendo partecipe di tutta la mia vita, ne faccio un buon consigliere ed un buon compagno, una guida per la strada che conduce in alto...Grazie alla Parola freno l'ira che trasporta, placo l'invidia che logora, faccio cessare il dolore che incatena il cuore, modero il flusso del piacere, stabilisco una misura all'odio, ma non all'amicizia...
Essa mi rende parco quando ho abbandonza di mezzi e magnanimo quando sono povero; essa mi persuade a correre insieme a colui che procede celermente, a tendere la mano a chi cade, ad essere debole con chi è debole, e a rallegrarmi con chi è forte. Insieme a lei, patria e terra straniera sono la stessa cosa per me...".
Questo brano dell'Orazione VI di Gregorio di Nazianzo potrebbe riassumere il disegno della sua vita: Newman ha detto che sono bastati tre anni, quelli nei quali Gregorio di Nazianzo fu vescovo a Costantinopoli, la metropoli eretica che egli riconquistò all'ortodossia, per esprimere la chiamata per la quale era nato; gli anni che vengono prima e quelli che verranno dopo sono oscuri e nascosti.
La riflessione che s'impone è questa, dice Newman: "in quanto breve tempo gli uomini portino a compimento l'opera che è, per così dire, il fine per il quale sono nati e che contrassegnerà i loro nomi di fronte ai posteri" (Newman, in La Chiesa dei Padri. Profili storici).
Cosa chiede la Parola? Di non essere attaccato ad una poltrona o ad una sedia; di sintirsi libero sempre e a disposizione della Parola; di lasciarsi infuocare dalla Parola, anche quando il peccato ha tentato di spegnere il fuoco; di non cercare il proprio volere e neppure il volere di un altro, fosse pure l'amico, ma soltanto il volere della Parola. Di non porre il dubbio sulla Parola del Vangelo, accettando e condividendo altre parole.
Di quale Parola fidarsi ciecamente? Di quella che dice di "dare la vita". Ora posso dire a Dio: Tu perdonerai il mio peccato, poichè ho provato a "dare la vita" per la tua Parola! il don
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