I poveri hanno tradito se stessi, si sono venduti al dio denaro. Dopo la borghesia, anche il proletariato s' è lasciato incantare e incatenare dal denaro, divenendo arrogante e prepotente (come di solito fanno i miserabili arricchiti).
Se dapprima la chiesa aveva abbandonato i poveri; i poveri, a loro volta, hanno abbandonato la chiesa. Un doppio abbandono ha creato più solitudine, ha dismesso la solidarietà, ma più ancora l'amore e la cultura. Infatti Vangelo e cultura sono merce preziosa che non si può comprare col denaro. Dio ha buttato la sua vita dentro la storia, quando s'è fatto uomo. Colui che vuole Vangelo e cultura, deve buttarci dentro la propria vita, deve giocarsela con dignità, restituendo ad Dio fatto uomo il dono ricevuto.
Solo il Vangelo e la cultura possono impedire ai poveri di venire a patti col denaro e col potere (ciò che più vale nella vita, non si può comprare col denaro), resistendo alla corruzione, alla "dea tangente", al miraggio dell'immagine e del potere.
Il dono preserva la dignità, mentre la tangente rende l'essere umano merce di scambio.
Colui che vive il Vangelo, pur essendo vittima, ha ancora la dignità per offrire il dono del perdono al proprio nemico, mentre al persecutore non rimane altro se non l'arroganza e la prepotenza del proprio agire violento. Il dono, se diviene reciproco, risolve la situazione bloccata tra la vittima ed il persecutore.
Misericordia è Verità - Verità è Misericordia! il don
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