Qual è l'attesa salutare, ossia quella che dona la salute nella sua pienezza?
Non è quella del nevrotico ossessivo, che rimanda di continuo la scelta, forse perché
non ha raggiunto ancora la consapevolezza che nel proprio inconscio "l'Io ideale" (che non è l'Ideale dell'Io) è affetto da narcisismo.
L'attesa salutare è quella che sa cogliere il "kairòs", ossia il momento in cui si viene visitati dallo spirito, il quale chiede di rimettere in gioco la propria vita.
La preghiera rimette al giusto posto l'idolatria del lavoro e la meritocrazia pelagiana e giansenista.
La sapienza e l'intelletto fanno cogliere ciò che viene prima (ciò che è primario) da ciò che viene dopo (ciò che è secondario). L'amore viene prima di tutto : amare se stessi e l'altro come Dio ci ama! Il dono viene prima di tutto, non l'avere o il possedere!
Si guadagna soltanto ciò che si sa perdere : quando crollano tutti i propri progetti, quando i propri desideri si rivelano irrealizzabili, rimane nel campo da gioco soltanto l'Altro e gli altri. A loro ci si può dedicare appassionatamente! Con "indifferenza appassionata", ossia con attaccamento (attachèment) e con distacco (détachèment), direbbe il padre Teilhard de Chardin.
Buona attesa e buon Natale, anticipatamente! il don
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