Metto insieme e accanto due testi molto brevi, il primo di un teologo, il secondo di uno psicoterapeuta (o meglio di un logoterapeuta), per evidenziare un fenomeno oggi spesso ignorato, ossia che il sacrificio è un atteggiamento in grado di rigenerare ogni esistenza dopo qualsiasi esperienza di fallimento.
Tommaso d'Aquino, nella Secunda Secundae, a2 scrive: "Quanto più strettamente l'uomo unisce a Dio la propria anima, o quella altrui, tanto più accetto è il suo sacrificio."
Victor Frankl, in Homo patiens, assegna al sacrificio un sovrasignificato: "Il sacrificio può dare significato anche alla morte, mentre l'istinto di conservazione - in quanto tale - non è im grado di dare significato alla vita."
Il sacrificio è un'azione sacra. Perciò viene ritenuto una cosa d'altri tempi, nell'epoca scientifico-tecnologica e consumistica. Anche la spiritualità corre il rischio di divenire prodotto commerciale. La società consumistica e tecnologica ha creato questa mentalità diffusa: l'essere umano è un oggetto tra gli altri, per questo può essere usato, utilizzato, consumato e infine buttato via come uno scarto.
Colui o colei che inizia a fare esperienza di meditazione, la prima cosa che scopre o riscopre è la dignità della vita umana, quella propria e quella altrui. Non c'è nulla che possa essere scambiato con l'essere umano, nè denaro, nè piacere, nè potenza. La dignità umana la si conquista quando si riesce a trovare il significato che riveste il sacrificio. Si apprezza soltanto quello che è frutto di sacrificio. Ma non tutto è sacrrificio. La fatica che si è impiegata per fare denaro, o per avere successo, o per godere delle cose e delle persone, non si può dire un vero sacrificio; quella fatica è una sorta di soddisfazione narcisista, di godimento egoistico, perchè quasi sempre non apporta nessun beneficio agli altri esseri umani.
Il sacrificio che dona significato alla vita e alla morte è quello che opera l'autotrascendenza e che si rende presente nella relazione immanente: ossia dona ciò che ha superato, ciò da cui si è distaccato!
don Carmelo Guarini
Una poesia sul sacrificio potrebbe iniziare con questo versetto:
RispondiEliminaCiò che il ciel ti vuol donare
porta quaggiù con pazienza
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Qualcuno vuole continuare la composizione?