Cosa c'è nella teoria dei giochi , che il prof. Odifreddi indica come l'ultimo approdo della fisica ? Più di dieci premi Nobel si sono mossi in questa direzione, dice lui!
Cosa manca? C'è troppo calcolo e poco dono, nella teoria dei giochi! Vediamo un pò il contributo fornito dai maestri del sospetto, Marx, Freud, Darwin, Nietzsche, alla chiarificazione del rapporto tra gioco e interesse. Marx ha rovesciato l'economia positivista, ma nel prospettare un'altra economia più giusta, ha escluso dal gioco la variabile della libertà; ha parlato troppo dell'economia sociale e troppo poco della persona. Freud ha smitizzato il positivismo della neurologia, e introducendo nel gioco la variabile della psiche, ha ripreso a costruire l'edificio dell'umanesimo con il piano terra; rimane ancora da costruire il piano superiore. Darwin ha giocato un brutto tiro all'idea di creazione, sostituendola con l'idea di evoluzione, ma il suo gioco sporco è stato il non aver preso sul serio la nascita del linguaggio (per Chomskj è innato; difatti le scimmie antropomorfe non imparano il linguaggio umano dall'esterno, ossia nenche quando sono intereattive con gli uomini) e la nascita del pensiero (che esiste negli animali ma non nella modalità dell'homo faber, dell'homo sapiens e dell'homo patiens). Infine Nietzsche ha fatto il gioco più sporco, quasi riassumendo e sintetizzando ciò che avevano prospettato gli altri maestri del sospetto: la civiltà occidentale muore insieme al cristianesimo; la potenza dell'istinto rende impotente lo spirito, ma anche la storia. Per il filosofo del nichilismo soltanto l'istinto conta, non lo sviluppo.
Il gioco è fatto! I giochi sono chiusi? Niente affatto! Il calcolo non riesce a dire nulla sull'aspirazione all'incommensurabile! E poi: la fisica vorrebbe avere il monopolio della conoscenza. E cosa ci guadagna l'umanità a perdere la metafisica, la spiritualità (sia buddista, sia islamica, sia cristiana)? Ogni perdita dovrebbe contemplare un guadagno! Se la perdita arreca un danno ulteriore, non è credibile, non è rilevante ai fini dello sviluppo, non è condivisibile da coloro che desiderano la pace e l'armonia più che il conflitto!
Nella teoria dei giochi, prof. Odifreddi, vince colui che crede di più e ama di più! I giochi non sono fatti e non sono chiusi; si sono appena aperti!
don Carmelo Guarini
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