Si potrebbe essere d'accordo con Freud che "l'innamoramento è un delirio" soltanto se esso non avesse durata in tutti i casi umani. Invece si dà il caso che spesso l'innamoramento duri una vita, nonostante le prove e i momenti di difficoltà. Ciò che dà durata all'innamoramento è la fedeltà. Per esempio: chi è davvero innamorato del Dio-Uomo, Gesù il Cristo, cerca di rimanere fedele a lui, nonostante la tempesta ed il vento contrario. Un altro esempio: il marito che è davvero innamorato della moglie, le rimane fedele, andando oltre gli errori e le incomprensioni. La fedeltà non solo garantisce che l'innamoramento permanga; fa qualcosa di più: lo rende attuale e più concreto. La fedeltà possiede l'energia di rivitalizzare l'innamoramento. L'esperienza di fede è un'esperienza mistica: è la risposta dell'essere umano al Dio che è innamorato della creatura opera delle sue mani. E l'amore di Dio non si ferma neppure di fronte all'ingratitudine della creatura peccatrice. Come ha raccontato Gesù nella parabola del Padre misericordioso che non ha mai smesso di amare il "figliol prodigo", il figlio perduto, Dio Padre continua ad avere un amore ed un ricordo proprio del figlio che ha peccato ed è lontano: e attende il ritorno del figlio, da lontano ne segue il cammino, prepara una grande accoglienza per il suo ritorno. Se qualcuno smarrisce l'amore, c'è sempre l'altro che continua a credere all'amore e rimane fedele a quella fiamma che fece dei due una cosa sola. E' la fedeltà che riporta alla casa dell'amore colui che fu innamorato e poi smarrì l'amore, quasi fosse stato un delirio. La fedeltà ricrea l'amore, quando l'amore si è smarrito! il don
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