lunedì 25 settembre 2017

La competenza

Importanza e competenza esprimono due atteggiamenti diversi.
L'importanza pensa di poter comprare tutto col denaro: il lavoro, il potere politico,
l'immagine, persino la felicità.
La competenza si gioca tutto sui meriti, sulla formazione, sullo studio, sulla ricerca;
ma deve stare attenta a non incappare nel rigorismo giansenista e nella virtù pelagiana;
in altri termini, deve riuscire a decentrarsi per vincere la tentazione narcisista.
La competenza deve sostenere, ai nostri giorni, un duro combattimento contro l'importanza che fa leva sul "cretinismo economico" (come afferma Diego Fusaro, seguendo Antonio Gramsci).
Pierre Bourdieu, nella raccolta di saggi "Contro-fuochi", afferma che "oggi la precarietà è  dappertutto". Ma, se la precarietà fa parte di una strategia politica messa
in campo dall'economia delle multinazionali, essa non può essere accettata con rassegnazione. Occorre assumerla per trasformarla! Come?  Con la competenza, più che con l'importanza!  Ossia ricominciando a dare valore a un ideale, a una fede, ad una causa grande, ad un fondamento che non sia effimero.
Una fede lotta contro ogni forma di scetticismo, di relativismo, di qualunquismo
libertino; sa tenere insieme la libertà e il dono, l'io e l'altro, il ricevere e il dare.
C'è più bisogno di competenza che d'importanza!   il don

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