Una speranza che attraversi lo spazio e il tempo, e non imploda nella disperazione, è un percorso dello spirito!
Nel Faust di Goethe si trovano queste disperate parole: "Grigia è ogni teoria, ed eternamente verde è l'albero della vita."
Niente di più falso, o meglio si potrebbe dire: così pensa colui che non crede che "la teoria è conoscenza creativa, ossia contemplazione del mistero." Una logica che riesca a tenere insieme lo spirito e la vita, esprime una conoscenza che ascolta la coscienza. Il potere del finito non può essere contro l'aspirazione all'infinito, ossia contro l'affermazione del puro dono. La coscienza ha il primato sulla conoscenza. A chi obbedisce la coscienza? Non all'io, non al dominio dei midia, dell'economia, della politica, dell'immagine, del successo, .... La coscienza obbedisce alla relazione. Mentre la conoscenza trova tanti modi per sfuggire alla relazione (infatti, ciò che le viene comunicato, pur infrangendo la libertà, la giustizia e la verità, può essere accolto come una schiavitù inevitabile), la coscienza non si rassegna e non rinuncia mai a perdere libertà, giustizia e verità. Se lo facesse, perderebbe se stessa e indurrebbe la persona a perdere la propria libertà e dignità.
Il percorso dello sprito è un viaggio di un'immensa-infinita speranza, è una vita che non muore!
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