lunedì 5 maggio 2025

Ricominciamo a pensare

 Perchè si vive?  Perchè si muore?

Queste sono ancora le domande della  filosofia che si meraviglia e non dà nulla per scontato, nè la Natura nè la Storia.


Quale può essere l'atteggiamento dell'essere umano di fronte alla Natura e alla Storia?


Sartre rispondeva : l'engagement (l'impegno politico).  Merleau Ponty faceva notare : ma non sarebbe questa soluzione un pensiero di sorvolo ?

La risposta di E. Mounier appariva più realistica: l'affrontement (il  fare fronte )  è l'atteggiamento da assumere nei confronti della Natura e della Storia.  Merleau Ponty avrebbe detto che l'ambiguità è la caratteristica sia della Natura sia della Storia.   C'è un andirivieni di costruzione e distruzione : alla vita che si afferma succede la morte che annienta. Guerra e pace sono opera incessante della  Natura e della Storia.


Come si ritrova l'umanità di fronte alla Natura e alla Storia?  Nel depaysement (lo spaesamento)  e nell' égarèment  (lo smarrimento).  E' possibile un superamento di questo limite?


Merleau-Ponty aggiungeva un'ulteriore difficoltà odierna al pensare. Scriveva agli inizi degli anni '60 del Novecento, nel saggio "L'occhio e lo spirito" : "Mai come oggi la scienza è stata sensibile alle mode intellettuali." (p. 2) .   Quando qualcosa o qualcuno funziona, si è nello spirito del tempo. Il funzionalismo è la moda intellettuale : tutto va bene, purchè funzioni! Ancora Merleau-Ponty : "Il pensiero operativo diventa una specie di assoluto artificialismo, come si vede nell'ideologia cibernetica, in cui le creazioni umane sono derivate da un processo naturale d'informazione .....  si entra in un regime di cultura dove non esiste più il vero e il falso che riguardi l'uomo e la storia ..." (p. 3).  Il processo naturale è evoluto in processo artificiale invece che in processo spirituale. Ora si tratta di ricominciare sia a pensare sia ad agire,  anzi  si tratta di testimoniare che ciò che si crede è in armonia con ciò che si vive.  

                                                     don Carmelo Guarini

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