La crisi della Chiesa evidenzia una destabilizzazione : il passaggio dal potere all'amore. Tuttavia ciò che potrebbe sembrare una fine, in realtà annunzia un nuovo inizio, anzi un ritorno alle origini del cristianesimo. Quello che Gesù porta è il passaggio essenziale dello sguardo di Dio e su Dio : dall'onnipotenza del potere (quello che s'afferma con la forza, la ricchezza, ...) all'onnipotenza dell' amore ( la povertà, l'abbassarsi sino al non contare niente, ...).
Nicola Cusano nel Complementum theologicum del De Icona forniva un distinzione essenziale tra il discorso e l'esperienza : "Le cose teologiche le si vedrà meglio con l'occhio dello spirito piuttosto che espresse con le parole.".
Il discorso (il Logos) ha capacità di convincere o di suscitare la fede-fiducia se è accompagnato dalle opere. Se Gesù avesse raccontato soltanto parabole per parlare della vita divina, e non avesse accompagnato quel discorso con l'azione (non solo le guarigioni fisiche, ma anche quelle psichiche e spirituali, come il perdono al peccatore o la guarigione di un posseduto), non avrebbe operato quel passaggio fondamentale dall'onnipotenza del potere all'onnipotenza dell'amore.
Una discontinuità entra nella storia dell'umanità: il donare è più del possedere, il servizio è più del potere, la povertà è più della ricchezza, la relazione reciproca rompe la solitudine dell'Io.
Se la Chiesa, nel corso dei secoli, ha creduto più nella ricchezza che nella povertà, più nella guerra che nella pace, più nel successo che nella Croce, ha iniziato in questo modo un processo di auto-annientamento. La teologia cristiana non potrà dire niente di rilevante se non vive quello che i Vangeli hanno trasmesso come il comandamento nuovo di Gesù, l'amore reciproco. Non sarà l'opera di un individuo a creare la svolta alla crisi. La svolta potrà venire soltanto dalla relazione, da un'azione comunitaria capace di superare ogni controversia e conflitto perchè mette in primo piano l'amore alla persona, ad ogni persona. Le parole non potranno trasmettere una vita dello spirito se non sono accompagnate da un'esperienza di Vangelo. "La fede senza le opere è morta.", dice san Giacomo.
don Carmelo Guarini
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