sabato 23 agosto 2025

Eventi irrilevanti

 Gli eventi non producono trasformazione se omologati all'individualismo di massa. L'evento che non punta alla relazione e all'incontro autentico con la persona altrui è drogato di individualismo.


Gli eventi irrilevanti sono quelli che trascurano il processo di epigenesi, ossia di differenziazione : l'informazione, che dovrebbe transitare dall'interno all'esterno e dall'esterno all'interno,  rimane fuori del circuito della comunicazione. Come se i biofotoni, che dovrebbero emettere la luce prodotta dalle cellule dell'organismo, fossero spenti.


Gli eventi producono entropia invece di espandere l'interno all'esterno quando sono egocentrici, individualisti, incapaci di porre la persona di fronte al  credere.  La trasformazione viene percepita come moralistica, quando dovrebbe essere  creduta e vissuta come una crescita per la persona.


Va inteso bene quel detto sintetico ed efficace di Wittgenstein "Non pensare, guarda". Di quale vedere si tratta, se induce l'osservatore al giudizio, e se l'osservatore diventa a sua volta osservato? L'osservatore che giudica, ed è a sua volta giudicato, in realtà non guarda se non l'apparenza, non vede che l'esterno, non coglie l'interiore.  Se guardi con tutta l'attenzione, cogli il fenomeno che cambia : il credere. 


Soltanto la fede nell'altro suscita la relazione autentica : lo sguardo che viene compreso diviene a sua volta capace di comprendere anzitutto se stesso.


Il versetto di un cantico spirituale di J. J. Surin rende in poesia il percorso dello sguardo:

                                                                               la folie

                         De ce Jésus qui sur la coix un jour

                         Pour son plaisir perdit honneur et vie

(traduzione) :                                                         la follia

                         Di Gesù che un giorno sulla croce

                         Per suo diletto perse onore e vita

Lo sguardo trasformativo, quello che parte dall'interno e giunge all'esterno, è un atto di fede e d'amore : non si pone l'obiettivo di trasformare, ma lasciando all'altro di essere quello che desidera, attiva  il desiderio del guadagno che supera la perdita  L'evento che vuole apparire come rilevante, in realtà attiva soltanto un processo di prestazione individuale: invece di promuovere l'autentica stima di sè, la omologa al narcisismo della massa.

                          don Carmelo Guarini



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