martedì 7 ottobre 2025

La ludopatia e il gioco

 La ludopatia è una malattia del gioco : si è ossessionati dalla vincita; quando si è vinto qualcosa, si vuole vincere ancora e  non si è mai contenti, neppure quando si  butta via ciò che  si è vinto.

L'autentica manifestazione del gioco l'ho trovata in ciò che ha lasciato scritto il vescovo Klaus Hemmerle : " Una sola cosa è in gioco : ciò che m'interessa.  (...)  Nel gioco la cosa decisiva è il dono."


Questo aneddoto raccontato dal vescovo Helder Camara in Roma due del mattino (pp. 56-57) Lettere dal Concilio Vaticano II,  esprime il vero modo di essere del gioco : " Il vescovo di Cuernavaca, mons. Sergio Mendes, mi ha raccontato un episodio delizioso di papa Giovanni. Stava spiegando al papa quanto è povera la sua gente e quanto gli piacerebbe che il popolo si nutrisse della Sacra Scrittura, ma che purtroppo gli mancano i soldi per diffondere la Sacra Bibbia. Così gli ha detto : "Oggi , Santo Padre, praticamente non c'è più nessuna differenza tra le buone traduzioni cattoliche e la buone traduzioni protestanti."  E per finire ha domandato : "Potrei non solo permettere che circolino le Bibbie protestanti, ma persino aiutare a diffonderle?". Il Papa, battendogli la spalla, gli ha risposto : " Non ti manderò al Sant'Uffizio."  Mons. Sergio si è spinto oltre : " Ma se mi ci portano, Vostra Santità verrà in mio soccorso?". E il vecchio ammirevole, l'uomo di Dio, il vicario di Cristo ha detto : " Grida a me, e io verrò a salvarti."."

Il gioco mostra ciò a cui si è interessati : alla vita o alla morte della persona umana, alla vita o alla morte della propria persona come di quella dell'altro. Il gioco ragginge il suo scopo quando dona, non quando calcola.


La ludopatia ha rovinato tanti : non solo il malato del gioco, ma anche la sua famiglia, il  contesto sociale (il paesino), la cultura del luogo; ha contaminato tutto un ambiente. 

La ludopatia fa  perdere la dignità della persona e del lavoro;  spazza via la sacralità del corpo e della vita, perchè  propaganda il facile guadagno e ridicolizza coloro che portano il peso e la fatica della giornata.

Il gioco sano, non malato, è quello cantato nel Cantico dei Cantici : l'amore  vuole il bene dell'altro;   il giardino è  luogo dell'incontro;  i gesti  rivelano la sincerità del cuore!

                                 don Carmelo Guarini

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