Se l'esistenza appare ingiusta, anzi se la stessa vita sembra sommersa dall'ingiustizia, che cosa rimane da fare, da dire, da pensare ? C'è un modo per vincere l'ingiustizia ? Perchè nè la tradizione nè la rivoluzione sembra siano riuscite nell'inpresa di demolizione e di ricostruzione !
Se l'esistenza è ingiusta, se la vita non realizza le promesse fatte, solo un Dio potrebbe fare giustizia!
Ma Dio è troppo lontano dall'esistenza umana e dalla storia. Perchè non si riesce a vedere la sua azione trasformatrice ?
Eppure esiste una persona, più che un uomo, che ha fatto giustizia non calcolando ma donando. Ma in quest'uomo non viene riconosciuto Dio : il Dio lontano che si fatto vicino, adesso è divenuto ancora più difficile da riconoscere.
Se la filosofia non deve diviene esperienza di vita e di pensiero, non rivela nessuna verità. Se l'Io non diventa mendicante di verità, non potrà mai trovarla. Se non mi appassiono alla vita, non potrò mai trovare la convergenza tra la fede, la scienza, l'intelligenza. Il conformismo sociale, religioso, culturale non basta per fare esperienza di fede. Appassionarsi alla ricerca di senso della vita e della morte : se non s'incontra un testimone o una comunità che testimonia, la ricerca finisce nella delusione.
La passione per la vita e per la morte costituiscono un'unica passione : è lo spirito che rivela il loro misterioso intrecciarsi.
Adottare i mezzi poveri come metodo di lotta per la giustizia, significa riconoscere in coloro che hanno vissuto il Vangelo con passione la vittoria sull'ingiustizia.
Adottare la mitezza e la non violenza come mezzo per combattere la guerra, significa non solo parlare di pace, ma testimoniare come si affrema la pace.
Adottare la relazione come metodo d'incontro tra persone, significa trovare il proprio progetto di vita in ciò che le persone mi donano o non mi donano. Posso scoprire la realizzazione o il fallimento di una vita o di un'esistenza, proprio nell'investimento del calcolo o del dono. Non che il calcolo sia da rigettare, ma esso dev'essere condotto sino all'incommensurabile : soltanto allora si ritrova la passione per la vita. E la stessa morte non appare più come dualismo rispetto alla vita; l'esperienza di morire tante volte a tante cose e situazioni diviene esperienza della vita che non muore.
don Carmelo Guarini
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