Stiamo dormendo o stiamo sognando ?
Riusciamo a distinguere ciò che prepara la pace da ciò che prepara altra guerra mentre si parla di pace ?
Esaltare la guerra come ciò che ha permesso di raggiungere la pace è come il peccatore che parla bene della grazia mentre sta pensando di peccare ancora!
Bisogna aver conosciuto la guerra dall'interno per lavorare davvero per la pace. Bisogna sognare di giorno per scoprire che il sonno diurno porta alla distruzione.
La purezza vieta ogni espressione di ansia: la voce interiore corrisponde all'evento ; l'evento conferma la voce interiore.
Una poesia di Charles Baudelaire dice molto bene questa corrispondenza tra la voce interiore e l'evento (ciò che accade) :
Angelo colmo di gaiezza, conosci l'angoscia,
la vergogna, i rimorsi, i singhiozzi,
le preoccupazioni,
E i vaghi terrori di queste notti spaventose
che comprimono il cuore come un foglio
che si accartoccia ?
Può cantare la povertà (che è dono e scelta) soltanto chi ha conosciuto la miseria creata dalla ricchezza !
Può cantare la pace soltanto chi ha vissuto sulla propria carne la violenza della guerra !
Può sognare soltanto chi ha sperimentato l'insonnia, ossia chi non ha dormito sulle disgrazie di questo mondo e dell'esistenza umana !
don Carmelo Guarini
Nessun commento:
Posta un commento