martedì 8 luglio 2025

PACE o\u GUERRA ?

 Pochi hanno parlato di pace, in questi anni. Molti hanno parlato di guerra, come se fosse un gioco non pericoloso!

Anche scienziati e intellettuali hanno parlato poco di pace. Ha scritto Leonardo Sciascia in La scomparsa di Majorana : "L'incontro con Heisenberg crediamo sia stato il più significativo, il più importante, che Majorana abbia fatto nella sua vita : e più sul piano umano che su quello della ricerca scientifica." .   Continua Sciascia : "Heisenberg viveva il problema della fisica, la sua ricerca di fisico, dentro un vasto e drammatico contesto di pensiero.    (...)   Chi, sia pure sommariamente conosce la storia della bomba atomica, è in grado di fare questa semplice e penosa costatazione : che si comportarono liberamente, cioè da uomini liberi, gli scienziati che per condizioni oggettive non lo erano; e si comportarono da schiavi, e furono schiavi, coloro che invece godevano di una oggettiva condizione di libertà.".

Furono liberi gli scienziati che non fecero la bomba atomica. Furono schiavi gli scienziati che la fecero: non solo Oppenheimer, ma tutti coloro che vi collaborarono (perchè lavoro di squadra). Continua Sciascia che furono gli scienziati liberi (in realtà schiavi) che proposero la bomba, vi lavorarono, la misero a punto e la consegnarono ai politici e ai militari.  Non lo fecero invece Heisenberg e gli altri che a Lipsia lavoravano al progetto pila atomica. Oggi sappiamo tutti che per fare una centrale atomica, occorre arricchire l'uranio al 4\100 ;  mentre per fare la bomba, occorre arricchire l'uranio al 90\100.

La divisione della comunità scientifica internazionale portò alla bomba atomica e alla guerra. L'unità avrebbe portato alla pace e al solo uso della pila atomica. In secondo luogo: se gli scienziati fossero stati più saggi e attenti al giudizio etico, avrebbero potuto anche risvegliare nei politici ciò che la scienza può fare per il bene dell'umanità, e ciò che non le è permesso fare.

La pace è opera di tutti : ognuno mette il proprio tassello per renderla possibile e operosa. Così, occorre essere molto attenti a non giocare con la guerra, perchè porta distruzione non solo a chi la subisce ma anche a chi la provoca. Tutto è perduto con la guerra : ripetevano i papi nel Novecento. E papa Paolo VI all'ONU ripeteva : Jamais plus la guerre. Jamais plus la guerre.

Sui social c'è troppo tifo per una parte o per l'altra dei belligeranti : è un segnale di accettazione della guerra e di rinuncia a lavorare (non tanto a parlare) per la pace.

La pace è la lettera A dell'alfabeto. La guerra è  quasi alla fine dell'alfabeto : o\u

Con la pace c'è sempre speranza. Con la guerra tutto finisce.

                                             don Carmelo Guarini

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