L'Europa, se non europeizza l'Islam, sarà islamizzata dall'Islam. Non significa che deve combattare la fede islamica, ma che può testimoniare la libertà evangelica della fede e dell'amore.
Si apre una gara, un gioco avvincente, tra Cristianesimo e Islam sulla fede e sull'amore. L'Islam sembra possedere più fede, ma il Cristianesimo (grazie a Gesù Signore) possiede più amore per trasformare la guerra nella pace, il male ricevuto in perdono.
Alcune note di storia, come le descrive Philip Jenkins in Il Dio dell'Europa : "dal 1400 al 1800 il mondo musulmano mantenne un atteggiamento di conquista verso l'Europa cristiana, e la Turchia ottomana spesso svolse un ruolo attivo e aggressivo nelle relazioni internazionali (...) Nel 1480 i turchi distrussero la città italiana di Otranto, perpretando uno dei maggiori massacri (...) Nel 1526 i turchi conquistarono l'Ungheria, distruggendo quella che era allora una delle principali potenze europee. (...) nel 1683 per poco non conquistarono Vienna."
Nel medioevo, la convivenza in Spagna e in Sicilia tra cristiani e musulmani non era proprio idilliaca, come qualcuno ha voluto far credere; c'era allora un controllo del territorio e dei confini. I regni cristiani e quelli musulmani erano spesso tentati dalla supremazia, e quando non bastava la cultura, c'era il ricorso alle armi.
La situazione è mutata nel secolo scorso e in questo secolo XXI° ?
Per accendere il dialogo, occorre riaccendere la fede e l'amore. I movimenti ecclesiali (più di 60) sorti nel XX° secolo (prima e dopo il Vaticano II) sono quasi nella totalità aperti al dialogo interreligioso; non c'è in essi nessuna tentazione fondamentalista; puntano sulla testimonianza, non amano il proselitismo. Se anche i musulmani seguono queste aspirazioni, togliendo di mezzo ogni fondamentalismo e ogni proselitismo, allora potremo dire che la fede e la pratica spirituale hanno riconquistato in Europa ciò che il laicismo ha negato alla religione per alcuni secoli della modernità.
L'amore per il Dio fatto Uomo e per il suo Vangelo non toglie, anzi fa crescere l'amore per la patria. La testimonianza più convincente viene proprio dalla Francia laica : in Giovanna d'Arco i due amori hanno trovato il modo di esprimersi sino alla donazione della vita. Per la testimonianza della pulzella d'Orlean, gli inglesi sono stati ricacciati nei loro confini isolani, e i francesi hanno potuto ritrovare la patria sino alla Normandia.
Il Vangelo, quando divide, è per riunire; se tollera la guerra, per il fatto che l'umanità sembra preferire sempre il potere al servizio, è perchè nutre la speranza che la pace possa essere conquistata con più convinzione e più sacrificio. Ora il cristianesimo potrebbe rifiorire in Europa : ha abbandonato la stampella dello Stato e della cultura dominante. Ma potrà rifiorire soltanto se sarà coltivata con più passione la formazione alla fede e al vangelo, e se la testimonianza sarà come quella data da Gesù, dagli apostoli e dai santi, un dono di amor puro senza altro interesse mondano.
don Carmelo Guarini
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